Enea Ferrari nasce a Verona il 9 luglio 1938. Già durante la sua infanzia, trascorsa serenamente, manifesta interesse e attitudine alla creatività, iniziando a costruirsi i primi piccoli giochi.
Dopo le scuole superiori, frequenta un corso di formazione al lavoro, istituito da una grande azienda tessile chiamata Tiberghien e sita alla periferia di Verona, dove in seguito verrà assunto.
Durante questa esperienza di lavoro, ha avuto l’opportunità di apprendere tante informazioni inerenti alla meccanica e ai sistemi produttivi e gestionali.
Una carriera come designer e imprenditore
A questo punto era però arrivato il momento di azzardare per un futuro migliore. Licenziatosi, cominciò a realizzare le sue prime creazioni in un piccolo locale.
La manualità e il forte aspetto artigianale hanno sempre caratterizzato le sue realizzazioni. Spesso infatti passava intere giornate da amici artigiani al fine di imparare i trucchi del mestiere e farli propri. Tutti i prodotti realizzati da Enea erano fatti a mano nella fase prototipale, per poi essere industrializzati per la produzione vera e propria, utilizzando materiali come il metallo, la lamiera e il legno.
Superare le difficoltà iniziali, il successo riscosso dei suoi oggetti ha fatto sì che si rese necessario assumere altro personale e trasferirsi in una sede più ampia.
Nella nuova struttura, ha iniziato una nuova e più complessa produzione di Automobiline Antiche (da qui il nome OTF – Old Timer Ferrari): alcuni dei prodotti iconici più iconici a marchio OTF sono Olaf the Viking (datato 1971/1972), i portapenne Rolls-Royce e l’Automobilina. L’azienda progrediva molto bene, soprattutto dopo aver avuto l’idea, originale e unica per quel tempo, di applicare l’illuminazione all’interno degli oggetti prodotti.
Siamo all’inizio degli anni 70 e con la diffusione sul mercato, della materia plastica e dell’allora innovativo polipropilene Moplen. La sua visione si orienta quindi sull’utilizzo di questo materiale. È così che dalla sua penna e fantasia nasce il Tucano, una lampada dalla forma lineare ed essenziale, ma dai colori intensi per poter attrarre l’interesse dei bambini.
La lampada Tucano riscontrò sul mercato un immediato e notevole successo.
Linea Zero
In seguito alle elevate esigenze produttive, l’azienda si trasferisce nella zona industriale di Bussolengo, in provincia di Verona. In questa occasione la denominazione, ormai anacronistica, cambia da OTF in Linea Zero.
La produzione e il vasto assortimento di lampade per bambini veniva costantemente aggiornato e consolidato con nuovi modelli. Enea, infatti, non si è mai soffermato più di tanto sul successo dei suoi prodotti, appena finito un progetto ne partiva subito un altro. Negli anni seguenti ha realizzato altri prodotti molto apprezzati, come la lampada Pink Panther nel 1984 (con la Pantera Rosa che abbraccia il lampione), la British Red Phone Box nel 1990, la prima versione del Biplano nel 1993 e il Veliero nel 1998. Questi, assieme a molti altri prodotti, hanno trovato posto anche in magazzini molto famosi, come Harrods nel Regno Unito.
Enea spinto dal desiderio di ampliare ma soprattutto di diversificare la gamma dei prodotti, inizia a progettare e disegnare nuove forme con l’obiettivo di inserirsi sul mercato anche nel settore dell’illuminazione d’arredamento. I risultati ottenuti sono stati di grande soddisfazione e successo, in particolare con le collezioni Helios, disegnata nel 2001 e Globe, prodotta in Polilux™ nel 2011 ma ideata già negli anni ’60 in materiale coprente.
Gli ultimi anni di Enea Ferrari
Nel 2013 Enea ha passato il testimone al nipote Alessandro Zavater, attuale CEO di Linea Zero. Nonostante questo, ha continuato a contribuire attivamente per qualche anno con l’esperienza, le idee e alcuni design che hanno caratterizzato il recente passato dell’azienda. Ne è un esempio la lampada Cloud, tutt’ora la collezione bestseller dell’azienda, disegnata nel 2015.
Nonostante gli impegni di lavoro abbiano impegnato una buona parte della sua vita, Enea non ha mai trascurato interessi e curiosità. Ha viaggiato molto sia per lavoro che per piacere, apprezzando e godendo delle meraviglie del mondo. In particolare, ha dedicato il suo tempo libero alla lettura di libri di fisica e alla letteratura, all’attualità. È stato anche un grande appassionato di musica classica e operistica, nonché di storia e archeologia. Altra grande passione è stata quella per il volo, provata in prima persona con il deltaplano. Il mezzo era minimale e dava ad Enea una indescrivibile sensazione di libertà.
Durante i suoi ultimi anni Enea ha passato le sue giornate insieme alla compagna di vita Corinna, approfondendo interessi e curiosità, senza mai abbandonare del tutto l’innata passione per la ricerca delle forme nella piccola officina di casa.
Il 23 ottobre 2020 Enea Ferrari si è spento all’età di 82 anni.